23 dic 2012

DIETRO L'ANGOLO

L'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto. (Winston Churchill)

Siamo arrivati alla fine del 2012, il nostro "annus horribilis". La legislatura è finita, il premier tecnico ci lascia, la politica annuncia il suo ritorno in forze nell'agone nazionale e come sempre i nostri pensieri si volgono al futuro e cerchiamo di prevedere che accadrà, cosa succederà, come andrà a finire, cosa c'è dietro l'angolo.

Ce lo domandiamo tutti, sopratutto in questo periodo denso di incognite. Certo che gli indicatori socioeconomici ci prospettano un futuro non proprio entusiasmante e le aspettative della gente che di solito si definivano "crescenti" hanno invertito la tendenza e sono diventate "calanti" e ciò vuol tristemente dire che non abbiamo più neanche la speranza e l'orizzonte diventa cupo, nero come il carbone. Prospettive di un degrado costante e continuo, di una tendenza verso orizzonti terzomondisti, di una progressiva italica "africanizzazione" sono sempre più probabili.

Ma quale Europa! Invece di avvicinarci a modelli sociali avanzati europei quali quelli del Belgio, della Finlandia, della Germania, ci stiamo rapidissimamente avviando al "life style" dell'Africa mediterranea, alla quale probabilmente siamo decisamente più affini.

Io non credo alla favola del "nuovo rinascimento italiano" ma vedo giungere i segni premonitori di un "nuovo medioevo italiano" al quale più o meno convintamente ci adegueremo. Forse, soggiogati da un apparato mediatico che ci racconta di una realtà che non esiste, non ce ne rendiamo conto ma abbiamo imboccato la discesa di un declino irreversibile.

Altre società, altre nazioni stanno progredendo velocemente verso quello che si definisce "il futuro" e mettono in campo opzioni sociali che per noi, italici abitanti della penisola, sono convintamente vere e proprie utopie. Ma il peggio è che non siamo preparati ad adeguarci a quello che sarà la "nuova società", a quel tipo di società che suo malgrado sta nascendo dalle rovine fumanti del mondo creato dai nostri padri.

Siamo pronti ad affrontare le crisi di sistema senza cadere nel panico? Già adesso i fatti stanno dimostrando che anche un abbassamento progressivo del tenore di vita può indurci a reazioni incontrollate, tipiche delle persone individualiste, che non contano sulla collaborazione altrui.

Ogni progressivo indebolimento del nostro potere d'acquisto ci terrorizza, ci fa vergognare d'esistere, ci porta a rinchiuderci sempre più in noi stessi, riducendo i consumi al minimo e risparmiando al massimo. La miseria porta facilmente alla disperazione e, in certi casi, anche al suicidio, o comunque ad assumere atteggiamenti molto pericolosi per la sicurezza altrui.

Sicuramente non siamo più in grado di recuperare un passato irrimediabilmente distrutto, non siamo più in grado di guardare con serenità il futuro che ci attende e la tentazione di affidarci a soluzioni autoritarie di tipo militare sta diventando molto forte. Così alle prossime elezioni politiche potremmo vedere sulle schede anche una svastica anzi, scusate, il meandro (anche se la differenza con la svastica è di poco conto) ovvero il simbolo di Alba Dorata, il movimento politico di estrema destra nato in Grecia ed ora presente anche in Italia i cui esponenti affermano "Non siamo razzisti, ma prima vengono gli italiani” anche se sul loro sito si leggono cose deliranti.

E il movimento cinque stelle, a forza dei vaffa...... di Grillo è diventato il secondo partito nazionale. E Berlusconi imperversa notte e giorno su tutte le radio e televisioni nazionali in un delirio mediatico senza pari raccontando favole per creduloni che non potranno mai realizzarsi. Brutti sintomi, segnali di una una protesta violenta per ora latente ma che, come lava di un vulcano, sta premendo nella camera magmatica preparandosi ad una violenta eruzione.

Non datemi del pessimista ma, secondo me, nel prossimo anno svolteremo e finalmente andremo a vedere cosa c'è dietro l'angolo. A volte ci sono..... brutte sorprese!

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