2 ott 2012

SPETTRI & FANTASMI

"Parevami di muovere in un mondo di fantasmi  E di sentir me stesso l'ombra di un sogno" (Tennyson, Alfred)

Solitamente attribuiamo alla parola spettro un concetto di negatività, di pericolosità, quasi esso fosse un'emanazione malefica mentre la connotazione di fantasma è più positiva e in fondo fondo quasi benevole. Io mi ritengo persona pragmatica, poco suggestionabile e quindi non facilmente influenzabile da facili tentazioni escatologiche, anche se....

Nel 1907 un medico di nome MacDougall esaminando alcuni pazienti al momento del trapasso osservò che il loro peso diminuiva di 21 grammi, deducendo che questa differenza era da attribuire alla separazione dell'anima dal corpo. L'anima dunque è cosa reale, anche se non percepibile, e diventa una condizione postumana del proprio essere, gradino significativo dell'evoluzione ed emancipazione dell'umanità.

Dico questo non per elucubrazioni insensate o per aver bevuto un bicchiere di troppo ma perchè spesso, visitando luoghi e testimonianze di fatti intensamente vissuti (scavi di pompei, risiera di S.Saba, S.Anna di Stazzema, resti di antiche civiltà) si percepisce la presenza di coloro chè in quei posti portarono avanti la loro drammatica esperienza esistenziale. Come se le loro anime, quale nebbia impalpabile, rimanessero attaccate alle cose, agli oggetti  che furono loro.

Fantasmi, "presenze" amiche, esseri paraumani, forze sovrannaturali che cercano di guidarci verso una condizione postumana. La nostra condizione quotidiana è dunque quella di convivere con loro e aggiungo che siamo qualcosa che deve essere superato, perchè divenire postumani è il successivo gradino significativo nell'evoluzione della specie umana ed accettiamo o auspichiamo ciò che può contribuire all'avvento di tale futuro.

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