Sicuramente ricorderete questo spot di circa 10 anni fa, diventato un tormentone nazionale e che ha fatto scoprire al grande pubblico una strepitosa Luisa Ranieri.
La scena è rappresentativa di quello che succede spesso arrivati all’estate: lui le si avvicina, lei gli dice che fa caldo (sempre meglio del mal di testa di antica memoria), il contatto dei corpi sudati e,insomma una scena che si conclude positivamente solo grazie al contributo delle potenzialità inespresse del tè freddo. E a voi, cosa risveglia i sensi, in estate? Parlo di bevande, ovviamente.
Per quel che mi riguarda ho troppo caldo… Non ho voglia di fare niente… anzi no, una cosa la voglio fare, voglio bere un grandissimo, freddissimo, secchissimo e frizzantissimo bicchiere di vino bianco e siccome come si dice, oltre che far buon sangue, "in vino veritas", voglio confessarvi ciò che più mi colpisce in questi giorni di calura.
Sono loro, sono gli anziani, che faticano ad andare alla posta per pagare la tanto sudata IMU, che con grande sforzo si dirigono in farmacia, che si incamminano per fare la spesa quotidiana, che per risparmiare qualche centesimo girano negozi e supermercati in cerca dell’acqua in offerta e che carichi come somari tornano verso casa pronti ad accudire il vecchio coniuge più inguaiato di loro e che non si può più muovere dall'abitazione.
Anche se non so come si chiamano, vorrei parlargli, vorrei fargli capire che gli sono vicino, e così, con noncuranza, potrei iniziare il discorso con un bel "Antò, fa caldo"?
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