3 dic 2012

UN'IDEA SOLA AL GOVERNO

La politica, come tutti sanno, ha cessato da molto tempo di essere scienza del buon governo, ed è diventata invece arte della conquista e della conservazione del potere. (Luciano Bianciardi, La vita agra, 1962)


Io, non lo so Voi, trovo che ai momenti più significativi della vita  corrisponde sempre una canzone, un brano musicale che fa da contrappunto alle intense emozioni che proviamo. La musica procede parallelamente alla storia e alle storie, è come un divino algoritmo fatto di melodia, armonia, ritmica e poesia che ci prende l'anima: é la voce degli dei.

Che bello, ieri ho visto che stavamo vivendo uno di questi momenti, stavamo scorrendo le pagine di un libro di storia: la gente, tutti con le proprie idee e convinzioni (tra l'altro hanno pagato una tassa di due euro per votare), si affollava in lunghe file ai seggi delle primarie del PD per far sentire la propria voce e ho visto il grande ritorno, il ritorno della partecipazione alla politica con la p maiuscola. E allora una qualche immateriale presenza mi ha sussurrato nelle orecchie quello che cantava Giorgio Gaber:
"La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione".
Uno dei significati e delle conseguenze di una così sentita adesione a queste primarie è che gli sviluppi futuri della politica vedranno non più "un uomo solo al comando" ma "un'idea sola al comando" e questo vuol dire il ritorno  di una cultura democratica partecipativa. Checchè se ne dica il vincitore di questa competizione, con una nuova impostazione politica, di cui ne sentivamo sinceramente un gran desiderio,  sarà il depositario della delega per creare la svolta definitiva alla ripresa economica e sociale,sarà colui che potrà farci intravedere, non a chiacchere ma nei fatti, la ormai arcinota luce in fondo al tunnel.

I danni, le devastazioni operate sul tessuto sociale dagli incompetenti (e meno male che dovevano essere "tecnici") ministri dell'l'attuale governo stanno per terminare e l'ineffabile direttore d'orchestra che li dirige è alle ultime battute. Forse, anzi lo spero, siamo alla vigilia di una rinnovata equità e giustizia sociale, siamo all'abbattimento degli incredibili vantaggi economici e non di cui godono coloro che al momento ci amministrano progressivamente maturati in quest'ultimo ventennio di governo. Questo (libertà e giustizia per tutti senza privilegi) è veramente l'inizio della terza repubblica.

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