Questo concetto di ricerca della salvezza si diffonde negli animi e a volte si manifesta con l'utopia che potrebbe esistere un mondo parallelo, un paese che ha introdotto il concetto di FIL (Felicitò Interna Lorda) al posto del PIL (prodotto interno lordo) e cioè un sistema che considera lo sviluppo come un processo per aumentare la felicità piuttosto che il benessere di natura economica.
Poiché i tempi sono sempre più duri e ci stiamo avvitando in una recessione senza fine il bisogno di credere in un domani migliore e nel giorno dopo ancora più grande ci porta a credere che possa esistere un mondo come lo Shangri-La, (“Nel cuore del sole e della luna” è il suo significato letterale) creazione fantastica dello scrittore James Hilton nel suo romanzo Orizzonte Perduto.
Un mito che divenne potente e diffuso, perchè legato al desiderio perenne degli uomini disognare un luogo di pace, colmo di spiritualità e di libertà della mente dai beni materiali e dai dogmi. Purtroppo la cosa triste è che Shangri-La esiste solo nella nostra immaginazione ed è anche cosa negativa perchè la fantasia a volte può essere così forte da farci perdere di vista la realtà.
Forse, magari nascosto nell'inconscio, ognuno di noi coltiva il suo piccolo Shangri-La, dove rifugiarsi sempre più spesso quando è preda della paura per il futuro. Però questo sentimento può diventare una volontà di miglioramento anche collettivo, può diventare fonte ed ispirazione di iniziative concrete solamente se il nostro personale Shangri-La diventa una speranza o meglio un obiettivo da perseguire.
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