Non possono esservi transazioni, non possono esservi mezzi termini, non può esservi pace che garantisca a metà la stabilità di un paese. La vittoria deve essere totale. (Ernesto Che Guevara)
Non possono esservi transazioni, non possono esservi mezzi termini, non può esservi pace che garantisca a metà la stabilità di un paese. La vittoria deve essere totale. (Ernesto Che Guevara)
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| Pier Luigi Bersani, segretario del PD |
Sono contento, ho visto gli ultimi sondaggi sulle primarie de PD e si intravede una grande vittoria di Bersani e, non per demeriti degli altri competitors, ma, data la corposità del programma politico e lo spessore del candidato, il fatto mi sembrava ampiamente scontato da tempo. Inoltre, goduria infinita, oltre ad essere il primo e più grande partito aumentiamo ancora nei consensi della popolazione e distanziamo di granlunga le altre formazioni.
Siamo alla bersanizzazione del panorama politco nazionale? Forse, e se le disgustose manovre degli altri partiti, coalizzati in un'unica formazione nel concepire una legge elettorale che impedisca alla parte vincente di governare il paese, falliranno, potremo vedere finalmente il nostro uomo nelle vesti di presidente del consiglio dei ministri e a capo di un governo di coalizione. E allora diciamolo "daje, bersy" che siamo in dirittura d'arrivo e il traguardo è vicino!
Il pericolo è dietro l'angolo dove, approfittando dell'assoluto sfacelo organizzativo e consensuale del PDL e al declino del suo fondatore, gli esponenti del grande capitalismo nazionale ovvero i vari Samorì, Della Valle, Montezemolo, Briatore, Proto, sono pronti a entrare in campo, a gettarsi avidamente sulle risorse pubbliche nazionali e alla loro spoliazione.
Il momento è favorevole ad una svolta, l'attuale tecnocrazia (speriamo) sta per abbandonare gli scaranni governativi e un'alternativa di sinistra appare molto probabile. E saranno guai per i molti ladri, approfittatori, evasori fiscali che abbiamo visto in azione nel panorama economico nazionale ma sarà anche rigore per tutti. Rigore su rigore ma equamente, con giustizia, in salvaguardia dei più deboli e degli indifesi.
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